Confermata la collaborazione con la Guardia di Finanza per contrastare le frodi sui redditi degli studenti internazionali
Il Presidente del DSU Toscana Marco Del Medico ha partecipato il 4 marzo all’evento "Coltivare talenti internazionali: le borse di studio nel Sistema Italia" svoltosi presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) al quale era presente con gli altri componenti dell'esecutivo e il Presidente Vicario Emilio di Marzo, dell'Associazione Nazionale degli Enti per il Diritto allo Studio Universitario (ANDISU). Un’occasione per presentare l’azione del Governo per la promozione dei programmi di borse di studio a beneficio di cittadini internazionali e italiani residenti all’estero, portata avanti anche attraverso un’adeguata azione tesa a contrastare l’ottenimento illegittimo dei benefici economici, in collaborazione con la Guardia di Finanza.
All'incontro, aperto dal ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, erano inoltre presenti il ministro dell’Università e della Ricerca Annamaria Bernini e il comandante generale della Guardia di Finanza Andrea De Gennaro.
Con la collaborazione tra Ministero dell'Università e della Ricerca, Guardia di Finanza e ANDISU, trasferita poi a livello locale agli Organismi per il Diritto allo Studio Universitario e alle Fiamme Gialle, è stato possibile intensificare le azioni di prevenzione e contrasto delle frodi, garantendo un utilizzo più equo ed efficiente delle risorse pubbliche. ANDISU ed i singoli Enti che hanno aderito all'iniziativa, fra cui il DSU Toscana, hanno contribuito al lavoro che il Ministero degli Esteri e il MUR hanno realizzato per l'individuazione degli uffici esteri competenti al rilascio delle certificazioni attestanti la situazione economica degli studenti.
Il Presidente Vicario ANDISU Di Marzio ha ringraziato il MUR per l’attenzione e il coinvolgimento di ANDISU in tanti passaggi essenziali di un percorso di sviluppo e consolidamento del diritto allo studio universitario, di cui non si ha memoria nel passato recente, e alla Guardia di Finanza, che si è prestata a collaborare nella declinazione di procedure di controllo standardizzate che contribuiscono a rendere omogeneamente capillare sul territorio nazionale la garanzia di accesso al diritto allo studio.